Dinamismo assoluto della mano sinistra studio n°3

1922
gouache e matita su carta
17×21

Nello stesso anno in cui Pannaggi redige il Manifesto dell’arte meccanica futurista vedono la luce una serie pregevole di studi, illustrati anche attraverso l’omonimo scritto dell’inizio degli anni Settanta, dedicati alla rappresentazione della mano sinistra.
Sempre nel 1922, nell’ambito della “I° Esposizione futurista” maceratese, promossa dall’artista medesimo, vengono esposti due degli studi suddetti, mentre al 1984 risale l’acquisizione, da parte della Fondazione Carima, dell’opera Dinamismo assoluto della mano sinistra, studio n. 3.
Sono ancora una volta le parole del pittore a illuminarci sulle origini di questo ciclo di studi: “Dal pollice si sviluppano motivi di andamento curvilineo. Le dita piegate generano motivi rettilinei angolari. Dalle punte delle dita zampillano traiettorie ispirate dall’innesto delle unghie alla estremità delle falangette. La piccola sfera in alto, fra il polso e la regione del carpo, è un’astrazione della sporgenza corrispondente al capitulum ulnæ”.
Per Pannaggi il dinamismo assoluto, interpretazione figurativa del moto assoluto, si esprime attraverso le linee-forza, le quali sono insite nell’oggetto e contribuiscono alla fisionomia plastica delle cose. L’artista pertanto “le isola, le accentua e le mette in evidenza con una operazione di selezione e di sintesi. Poi le compone – con linee complementari e supplementari, che la sua intuizione gli suggerisce – in un nuovo accordo totale. Dalle LINEE-FORZA che giacciono sul piano nascono i PIANI-FORZA che si articolano nello spazio”.