Amalassunta

1940/50
olio su tela
19,5×28

“L’Amalassunta è la Luna nostra bella, garantita d’argento per l’eternità, personificata in poche parole, amica di ogni cuore un poco stanco” così Licini definisce il soggetto principale della sua produzione matura. In queste opere sommamente poetiche non c’è alcuna preoccupazione compositiva, il colore domina in tutta la sua intensità. L’arte di Licini si proietta verso sogni magici, spesso caricati di segni erotici, come i seni dell’Amalassunta che giacciono sul piano nero.
Licini elabora questa serie tra il 1940 e il 1950, anni in cui vive profondamente isolato nel suo paese, sono anni di pura spiritualità per resistere all’orrore della guerra, in cui libera la fantasia verso il soprannaturale, con la creazione di metafore ermetiche, erotiche, ironiche e surreali.