Quercia barocca

1971
metacrilato colorato
221x80x80

Negli anni Sessanta Marotta risponde alle tendenze NewDada e Pop, che prelevavano l’oggetto comune della società consumista e lo decontestualizzavano nell’opera d’arte, prendendo oggetti del repertorio codificato dell’arte, fiori, nuvole, animali, alberi e trasponendoli nei materiali più innovativi e disparati: metacrilato, ferro, ghisa. La sua scelta non è dettata da una nostalgia per la rappresentazione, quanto dalla volontà di ridare enfasi ai logori soggetti del naturalismo. La serie contrappone spesso, nei titoli, i termini “naturale” e “artificiale”. Se da un lato Marotta attua una critica ecologista, dall’altro propone l’avveniristica possibilità che l’artificio rimpiazzi per sempre la natura, creando favolosi paesaggi artificiali attraverso l’accostamento di varie sculture.