Naturale virtuale a Rosa della Sibilla

1975
acrilico in tela estroflessa
228×300

Su di un’enorme tela estroflessa Marotta evoca le fattezze di una rosa, rinnovandone profondamente l’essenza formale. Negli anni Settanta egli continua ad interrogarsi sul tema del “naturale”, questa volta contrapposto al “virtuale”, si spinge dunque oltre la creazione di un sostituto artificiale e materiale della natura, verso qualcosa d’altro, verso la totale sostituzione della materia con l’immaginazione, da qui la scelta del bianco che respinge e smaterializza la luce.