Natura morta

1955
olio su tela
30×40

In quest’opera emerge la grande armonia cromatica di cui è intessuta l’opera di Mafai, su di un ripiano scuro, indistinto, si svolge una sorta di concerto di rimandi: il lato ruvido della scatola di fiammiferi rimanda al rosso del fiore, il giallo arancio delle foglie si riverbera nel peperone, il quale separa visivamente il blu-viola della bottiglia dalla medesima tonalità riproposta nell’uva e poi nella firma, a sua volta questa rimanda alla parte superiore della scatola dei fiammiferi che richiama lo sfondo. Attraverso i colori Mafai rimanda l’un l’altro gli elementi della composizione in un quadro che, solo apparentemente è la trascrizione di una realtà esterna, ma che in realtà è interamente compiuto in sé stesso.