Paesaggio di Napoli

1930
olio su tela
30×39,5

Circa alla prima metà degli anni Trenta del Novecento risale invece la piccola tela raffigurante la veduta di una delle piazze di Napoli, reminiscenza forse delle celebri “piazze d’Italia”, ma molto diversa nella scelta del soggetto e nella resa pittorica. Dalla fontana in primo piano, sormontata da una scultura classicheggiante, si dipanano quattro strade, misteriosi percorsi che si intersecano tra i caseggiati dipinti, mentre sullo sfondo si intravede il mare che lambisce le coste partenopee e il Vesuvio fumante.
Rispetto al modello della “piazza d’Italia”, caratterizzato da atmosfere sospese ed enigmatiche, da inquietanti giochi d’ombre accentuati dalla stesura del colore in larghe e omogenee campiture, in quest’opera de Chirico sembra privilegiare un approccio più folkloristico della veduta, in maggiore sintonia forse con la temperie napoletana. L’artista rappresenta una Napoli vivace, solare, con gli abitanti che affollano le vie e popolano gli edifici dalle cui finestre sventolano scampoli di bucato appena steso. La materia pittorica è meno compatta, il segno diventa più veloce, morbido, fluido, piccoli tocchi di colore vengono accostati sulla tela quasi a voler anticipare, guardando l’amato Rubens, gli esiti della sua pittura “barocca”, incentrata su valori cromatici e luministici seicenteschi.