La luna

1953
olio su tavola
48×32,8

Un viaggio a Parigi del 1948 segna per Gentilini la chiave di volta verso la sua cifra stilistica definitiva: una pittura elementare e giocosa vicina al Surrealismo e a Chagall.
Inizia a dipingere angoli di città al chiaro di luna, con architetture che risentono dell’influsso di Giotto e un’impostazione che ricorda le prime prove metafisiche di de Chirico. La veduta della strada è caratterizzata da un mite senso di torpore, dato dalla luce lunare e dalla materia ruvida del dipinto, ed è priva dell’angoscia e della malinconia che aleggia nelle piazze dechirichiane.
In tutte le sue opere è ben evidente la firma, volutamente infantile e appariscente.