Corse al galoppo

1927
olio su tela
95×191

Gli anni Venti per Primo Conti, come per altri artisti a lui contemporanei, sono contrassegnati da un ritorno all’ordine che si esprime principalmente attraverso un ritorno alla grande pittura.
A Palazzo Ricci tutto ciò è perfettamente sintetizzato, mediante temi e soggetti differenti, nelle opere Giotto e Cimabue (1923), Ratto delle Sabine (1925) e nell’ultima acquisizione Corse al galoppo.
Mentre nel Ratto delle Sabine, Conti si misura con un tema storico, in Corse al galoppo predilige un soggetto più mondano, pur lavorando sempre su tele di considerevoli dimensioni, confermando pertanto la sua vena di artista versatile.