Rovetta

1944
olio su tela
50×60

Esponente di punta del gruppo Novecento, Tosi riuscì ad aggirare i soggetti retorici del regime con un’arte “innocua” fatta di paesaggi lirici e intimisti.
Attraverso la sua formazione lombarda, nell’ambito della Scapigliatura, guarda agli impressionisti e a Cézanne, creando paesaggi dalla cromia calda e materica e con un solido impianto formale. In quest’opera applica le teorie ottiche di Leonardo costruendo la profondità con binomi cromatici: gli elementi vicini con colori scuri, quelli lontani con colori chiari, mentre le estremità dei colli segnano un’immaginaria linea di demarcazione tra terra e cielo.