Oasi

1935
olio su faesite
135×96

In quest’opera, esposta alla XX Biennale di Venezia nel 1936, Tano va oltre la consueta rappresentazione aeropittorica, al tema della luce e del dinamismo, si aggiunge, grazie alla raffinata ed ampia gamma cromatica, e all’organicità della costruzione figurativa, un’impressione poetica. Tano non guarda soltanto il mondo dall’alto attraverso la percezione velocizzata dell’aeroplano, né si perde negli spazi cosmici, il suo volo sopra l’oasi è trasognato, lirico.
Sulla tavola si dispongono in modo armonico fluttuanti frammenti morfologici, una nube, la cui forma ricorda quella delle labbra, si staglia nel cielo terso, accanto si scorge la sagoma di un aeroplano, i vapori dell’aria e la duna del deserto si dilatano in forme imprecisate, vicine al Surrealismo liquido di Dalì.