Orfeo Tamburi
Jesi 1910 – Parigi 1994
Si forma all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove inizia a collaborare come critico alle più importanti riviste artistiche.
Esordisce con le mostre sindacali nei primi anni Trenta e nel 1935 è ammesso alla II Quadriennale romana.
Dopo un breve soggiorno parigino si cimenta con la pittura murale, realizzando, nel 1937, un grande affresco per il Palazzo dell’Anagrafe di Roma.
La produzione di questi anni è caratterizzata dal tonalismo della Scuola Romana, innestato su una costruzione tardo cubista, il suo tema principale è il paesaggio metropolitano.
Nel 1939 espone con altri pittori romani (Afro, Pirandello) alla “Seconda mostra di Corrente”, gruppo milanese animato da ideali anti-fascisti.
Nel 1940 partecipa al clima realista e inizia ad occuparsi di scenografia.
Dal 1947 Parigi diventa la sua città d’elezione e inesauribile spunto creativo per la sua pittura.
Si inserisce nell’ambiente artistico parigino, stringe amicizia con scrittori e artisti come Blaise Cendrars, Vlaminck, Duchamp-Villon e Utrillo, che diverranno i soggetti di numerosi ritratti.
Nel 1951 realizza scene e costumi per il film di Curzio Malaparte Cristo proibito.
Nel 1957 si reca negli Stati Uniti e pubblica sulla rivista «Fortune» dieci vedute di città americane.
Negli anni Sessanta compie un viaggio in Grecia, esperienza da cui nasce un libro di viaggio.
Negli anni seguenti prosegue un’intensa attività espositiva in tutta Europa, la sua pittura rimane legata al tema del paesaggio urbano, sempre più lirico e malinconico.
Muore nel 1994.