Omar Galliani
Montecchio Emilia 1954
Formatosi all’Accademia di Bologna, Galliani inizia ad esporre nel 1977, con una personale alla Galleria Studio G7.
Nel 1978 vince il primo premio alla Triennale Internazionale del Disegno di Norimberga.
Nei primi anni Ottanta parallelamente alla pittura realizza delle istallazioni.
Partecipa alle principali rassegne internazionali di arte italiana, in Brasile, a Parigi, a Londra e in seguito negli Stati Uniti.
Nel 1983 partecipa alla mostra “Gli Anacronisti o pittori della memoria” ad Alessandria. Sotto il nome di Anacronisti vengono raccolti, dal critico Maurizio Calvesi, una serie di artisti che portano avanti ricerche figurative in opposizione all’arte concettuale, ricche di rimandi al passato o, come nella pittura di Galliani, cariche di ascendenze simboliche. Non si tratta tuttavia di una poetica di gruppo, quanto di una consonanza di scelte espressive.
Sostenuto dai principali critici italiani, come Barilli, Calvesi e Caroli, è una presenza fissa della Biennale di Venezia per tutti gli anni Ottanta.
Nel 1991 realizza il sipario del Teatro Municipale di Reggio Emilia.
Nel 1993 si cimenta con la tecnica dell’affresco, realizzando un ciclo decorativo per la nuova sede della Cassa di Risparmio di Pescara.
Nel 1996 viene insignito del “Premio Camera dei Deputati” nell’ambito della Quadriennale di Roma.
Nel 2001 Mantra entra a far parte della collezione di opere del XX secolo della Farnesina.
Dal 2004 tiene una serie di personali nei principali musei d’arte contemporanea cinesi.
Nel 2007, nell’ambito degli eventi collaterali della Biennale di Venezia, viene allestita una mostra che traccia gli esiti di quest’esperienza “Tra Oriente e Occidente. Omar Galliani e il Grande Disegno in Cina”.
Vive e lavora a Reggio Emilia.