Tigre nella foresta con ragni

1955 c.
olio su tavola di faesite
59×61,5

L’opera di Ligabue è certamente l’unico esempio di arte totalmente estranea al mondo dei gruppi, delle correnti e delle teorie artistiche, il suo è un vero talento visionario che nasce spontaneamente e senza alcun referente.
Marino Mazzacurati, uno dei protagonisti della Scuola Romana, lo trova per caso mentre dipinge nei boschi e intuisce il genio di quest’uomo solo, ai limiti della follia, il cui mondo è popolato di animali feroci, tigri, leoni in cui il pittore si identifica, mostrando la sua rabbia verso una società, fatta di selve intricate e ragni velenosi, che lo ha rifiutato sin dalla più tenera infanzia. I suoi soggetti nascono in modo viscerale, tanto che, mentre dipinge o modella le sue bestie, ne imita il verso, con tale trasporto, da spaventare chiunque gli fosse accanto.