Superficie 246

1957
olio su tela
100×57

Negli anni Cinquanta Capogrossi abbandona la figurazione, capisce infatti che, così come avviene nella musica con una sola nota, in pittura si può dire tutto con un solo segno. Le opere segniche sono composte da un solo elemento, arcaico e primordiale, ripetuto in modo dinamico e ritmico, e prendono il nome di Superfici. L’uso del colore è volto ad introdurre variazioni e contrasti tra gli elementi in un’ottica di composizione lirica. Capogrossi non spiega il significato del suo segno e lo definisce come un “fenomeno puro […] non è un referente allegorico bensì il processo stesso di formazione del quadro”.