Straccio insanguinato

1961
olio su tela
70×100

Nel secondo dopoguerra Vespignani matura una poetica di stampo realista, connotata da un forte impegno sociale e influenzata dall’Art Brut materica francese di Fautrier.
Il drammatico realismo di quest’immagine, con lo straccio ed il coltello insanguinati, potentemente illuminati e risaltati su fondo scuro, è acutizzato dall’assenza della vittima o del carnefice. La condanna dell’orrore della violenza della guerra e delle contraddizioni sociali è lasciata alla muta evidenza dei suoi effetti.