Referente negativo

2004
metacrilato
68x26x27

Nella scura colonna di metacrilato Pannocchia scava cristallini profili umani, che sembrano emergere per erosione, mostrando come la colonna non sia altro che un pieno formato da un vuoto. Lo spettatore si trova di fronte al ribaltamento delle proprie certezze e constata l’angoscia di un vuoto che non si può colmare.
La scultura richiede allo spettatore un tempo di osservazione affinché possa elaborare una sua interpretazione, poiché l’artista rifiuta ogni evidenza oggettiva immediata. Si crea dunque un dialogo tra il profilo umano, il soggetto e il materiale, mediato dallo spacco nella colonna che dilata l’opera nello spazio della stanza e nel tempo.