Quadrato e sole

1974/75 c.
bronzo
73x58x37

Nella non-figurazione trova la sua cifra espressiva anche lo scultore marchigiano Giò Pomodoro, fratello di Arnaldo, autore del ciclo dei Soli a cui appartiene anche l’opera esposta.
Negli anni Cinquanta s’inserisce perfettamente nel clima artistico-culturale dell’epoca, partecipa alle mostre del gruppo “Continuità”, insieme al fratello, a Dorazio, Fontana, Tancredi, Turcato, Perilli e Novelli.
Dalla fine del quinto e per tutto il sesto decennio del secolo scorso, Pomodoro lavora alle serie Fluidità contrapposte, Superfici in tensione, Folle, Radiali e Quadrati.
Tra il 1970 e il 1980, l’artista si dedicata quasi esclusivamente alla scultura in pietra, in particolare in marmo e spesso dalle dimensioni consistenti.
Quadrato e sole rappresenta una delle poche varianti in bronzo, di cui sono stati realizzati solo due esemplari; il corrispondente marmoreo è apparso in una mostra dedicata all’artista nel 1984 a Pisa.
Una forma geometrica, il quadrato, viene dunque associata al sole, carico di significati ideologico-simbolici e vero protagonista dell’opera.