Paesaggio

1938
olio su tela
45×45

Tra le molte declinazioni della poetica novecentista troviamo il Realismo Magico, di cui è esponente Donghi. Questo paesaggio, apparentemente quotidiano, realizzato con una lucida fedeltà di rappresentazione e una grande solidità compositiva, è in realtà connotato da una luce fissa e fredda che blocca lo spazio e crea un’atmosfera straniante ed irreale, sospendendo l’adesione emotiva dello spettatore.