Natura morta
1938
olio su tela
52×74
Esponente del “Gruppo dei Sei di Torino”, Levi, inizia a dipingere sotto l’egida di Casorati. Negli anni Trenta, in opposizione al monumentalismo novecentista, trova i suoi influssi nell’arte francese, in particolare nell’Impressionismo e nei Fauves.
In questa natura morta, realizzata a Parigi, gli oggetti “galleggiano” su un fondo nero che fa risaltare potentemente i colori. Levi gioca sul concetto di spazio, abolito dallo sfondo piatto, che assimila il quadro ad una superficie intarsiata.