Lotta di Cavalieri

1943
olio su tavola
50×37,5

Sassu inizia come futurista, in seguito va a Parigi dove conosce la grande pittura romantica dell’Ottocento, gli impressionisti e Van Gogh. Ne risultano opere di grande eloquenza, in cui realtà e mito tendono a confondersi. La pennellata vorticosa, giocata sui toni del rosso, e l’assenza di una costruzione prospettica, con le due figure a cavallo ammassate l’una sull’altra, veicolano una sensazione di forte pathos. Sullo sfondo un cielo in tumulto, cassa di risonanza dei sentimenti umani. La violenza degli anni bellici è trasfigurata in un’immagine mitica, a sottolineare che la dimensione della lotta è insita nell’uomo.