Idrovelocità

1930
olio su tela
48×62

Fondatore, nel 1919, del Gruppo Futurista Emiliano a Bologna, Tato è nel 1929 tra i firmatari del Manifesto dell’Aeropittura Futurista che afferma di voler rappresentare, attraverso la prospettiva aerea e l’evoluzione della macchina volante, la diversa percezione che si ha del paesaggio e della vita.
In quest’opera Tato descrive le evoluzioni di due aeroplani, rappresentati dall’alto e in modo stilizzato; il giallo delle ali invade il cielo, il colore viene utilizzato per dare il senso della velocità e del grande spostamento di nuvole, quasi vorticoso, operato dal passaggio dei due aerei che seguono la medesima traiettoria.