Giorgio Bompadre

Ancona 1929 – Urbino 2005

Si forma alla Scuola del Libro di Urbino, interessandosi in particolar modo di incisione.
Gli anni Cinquanta vedono un’intensa attività di sperimentazione delle tecniche incisorie e pittoriche.
Inizia ad esporre nelle principali rassegne dedicate alla grafica, in particolare la Biennale lagunare del 1964, dove riscuote un certo successo con la serie delle Incisioni bianche a rilievo.
Nel 1966 inizia a produrre grandi tavole dipinte e serigrafie, con soggetti che assumono un carattere di icone. Bompadre indaga le proprietà cinetiche che compongono la materia e lo spazio che la contiene, secondo un’ottica scientifica che si carica di valenze spirituali.
Negli anni Settanta si trasferisce a Venezia, stringe amicizia con Virginio Guidi e con Ezra Pound.
Negli anni Ottanta è direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino. La sua produzione ha perso ogni traccia figurativa in virtù di un’astrazione che tende all’assoluto, in cui spesso appare una gestualità informale. È presente a numerosi eventi espositivi in Italia e all’estero.
Negli anni Novanta i suoi interessi si volgono alla scultura, filosoficamente intesa come strutturazione del vuoto, realizzando opere monumentali esposte in territorio marchigiano.