Floriano Boldini
Gemonio 1933 – Milano 2005
Si forma all’Accademia di Brera sotto la guida di Francesco Messina e aderisce, alla metà degli anni Cinquanta, al gruppo del Realismo Esistenziale, con Guerreschi e Ferroni. Realizza opere, in particolare ritratti, che esprimono drammaticamente l’inquietudine dell’esistenza.
Nel 1958, a Milano, tiene la sua prima personale in cui espone quadri, sculture e opere grafiche.
Nel 1962 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia.
In questi anni lavora prevalentemente come scultore, utilizzando il legno e il bronzo.
Nel 1968 realizza la scultura lignea Ritratto di un Papa che suscita un grande interesse critico e viene collocata nei Musei Vaticani.
Negli anni Settanta inizia ad utilizzare il marmo di Carrara, che, a partire dagli anni Ottanta, verrà adoperato nelle numerose opere pubbliche, soprattutto religiose, realizzate in tutta Italia. Tra queste il complesso dell’altare maggiore del Santuario di Loreto, l’altare delle Grotte Vaticane in San Pietro, il Monumento a Paolo VI nell’aula Nervi in Vaticano.
Negli anni Ottanta è direttore dell’Accademia di Carrara e poi negli anni Novanta del Politecnico di Architettura di Darmstadt.
Nel 1999 a Gemonio viene inaugurato il Museo Civico Floriano Bodini.
Muore nel 2005.