Enrico Paulucci

Genova 1901 – Torino 1999

Si forma a Torino, dimostra una precoce attitudine alla pittura.
Esordisce esponendo con i Futuristi Dottori, Fillia e Prampolini, nel 1926.
Il viaggio a Parigi, nel 1928, lo mette in contatto con l’Impressionismo, con Picasso e Matisse.
Nel 1927 stringe una forte amicizia con Casorati e frequenta la sua scuola, qui incontra Levi, Menzio, Chessa, Galante e Boswell, con i quali da vita, alla fine del 1928, al gruppo dei Sei Pittori di Torino che al ritorno all’ordine del Novecento Italiano contrappone una forte anticlassicismo, in costante confronto con la pittura francese impressionista e fauves. Il gruppo avrà vita breve ma permetterà ai suoi membri di esporre in Italia, a Londra e a Parigi.
Nel 1931, con Carlo Levi, si occupa di scenografia cinematografica.
Nel 1935 apre uno studio con l’amico Casorati, dove ospita la prima mostra collettiva di arte astratta italiana. La sua attività di promotore artistico continua attraverso la direzione dello Studio della Zecca e poi del Centro delle Arti con Argan. Paulucci porta a Torino le proposte più originali del panorama italiano.
Parallelamente porta avanti un’intensa attività espositiva alla Quadriennale romana del 1935 e alla Biennale di Venezia del 1938.
Dal 1939 è docente di Pittura all’Accademia Albertina, distinguendosi nel chiuso clima fascista, per la sua vocazione europeista.
Nel dopo guerra la sua pittura guarda all’astrazione dei concretisti milanesi di Soldati, Munari e Licini.
Nel 1952 collabora con Strehler realizzando scenografie per alcune opere di Pirandello.
Negli anni Sessanta torna alla figurazione in maniera del tutto autonoma, ed espone nelle principali rassegne artistiche italiane ed internazionali.
Le sue opere vengono acquistate dai maggiori musei in Europa, Medio Oriente e Sud America.
Nel 1994 il Presidente della Repubblica gli conferisce la “Medaglia d’Oro per i Benemeriti della Cultura e dell’Arte”.
Dal 1995 è Presidente dell’Accademia di San Luca.
Muore nel 1999.