Esso

1974
acrilico su carta telata
100×74

Negli anni Sessanta Schifano inizia la serie Esso, poi ripresa nel decennio successivo, in un momento di stasi creativa. L’artista reinterpreta in chiave personale uno degli elementi classici della Pop Art americana, il logo di un marchio tipico della società dei consumi.
Il quadro non ha una valenza di denuncia del consumismo ma è una riflessione sulla percezione, l’occhio, bombardato da innumerevoli immagini, non discerne e non focalizza più, si limita a recepire in modo passivo. Il logo non viene scelto per il suo significato ma per i suoi valori formali: la tela è uno schermo che ripropone combinazioni di segni, che hanno di per sé una valenza estetica, non a caso la parola è mutila dell’ultima lettera, proprio per ribadire l’interesse artistico e non ideologico che c’è dietro.