Piero Gauli

Milano 1916 – 2012

Si forma come architetto a Venezia.
Nel 1937 frequenta l’ambiente universitario di Padova, in particolare i circoli di teatro sperimentale, e decide di cimentarsi con la scenografia, attività portata avanti negli anni successivi a Milano, in collaborazione con il gruppo Palcoscenico.
Esordisce come pittore nel 1938 ad una mostra universitaria a Padova.
Dal 1940 partecipa a Corrente esperienza antifascista che vuole aprire l’arte italiana alle più aggiornate ricerche europee, espone alle mostre del gruppo con Treccani, Cassinari, Birolli, Migneco e Sassu.
Durante la Seconda Guerra Mondiale viene catturato dai tedeschi e deportato nel campo di concentramento di Chom, in Polonia. Qui realizza i Disegni Verdi, in cui emerge l’angoscia e il dolore della prigionia.
Nel 1947 a Milano tiene la sua prima personale alla Galleria del Naviglio.
Nel 1948 partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia.
Dal 1949 si interessa di ceramica e dal 1950 anche di decorazione architettonica e arredamento.
Negli anni Sessanta realizza opere grafiche ironiche dal linguaggio surreale e fauves, in cui emergono allusioni alla realtà della civiltà del progresso che fagocita l’individuo. Pur rimanendo in un ambito figurativo crea figure favolistiche, grottesche, animate da un segno grafico baroccheggiante.
L’attività pittorica e grafica di Gauli mostra, anche negli anni successivi, un vigoroso espressionismo, uno sguardo ironico e talvolta malinconico sul mondo, sempre attento ai drammi e alle contraddizioni della società.
Nel 2003 viene inaugurato il Museo Gauli nell’ex Chiesa Valdese di San Fedele Intelvi a Verna, nel comasco.
Vive e lavora a Milano.