Franco Villoresi
Città di Castello 1920 – Rigutino 1975
Si forma a Roma in ambito giuridico ma coltiva prevalentemente interessi letterari e pittorici.
Nel 1939 conosce Curzio Malaparte ed inizia a collaborare con lui alla rivista «Prospettive».
Per mantenersi scrive novelle per bambini pubblicate sui giornali con uno pseudonimo.
Partecipa attivamente alla lotta di Resistenza partigiana, anche attraverso la pubblicazione del foglio «Insurrezione».
Nei lunghi mesi di latitanza per sfuggire alla Gestapo realizza centinaia di disegni e acquerelli che vengono esposti alla Galleria romana Il Cortile, dando avvio alla sua attività espositiva.
Nell’immediato dopoguerra conosce Mafai che lo ospita nel suo studio, esperienza fondamentale nel suo percorso artistico. Grazie a lui ottiene una personale alla Vetrina di Chiurazzi nel 1950, in cui espone la serie delle Stazioni e delle Piogge, in linea con le tendenze realiste post-belliche.
Da questo momento inizia ad esporre in Italia e dal 1957 negli Stati Uniti.
Dalla seconda metà degli anni Cinquanta realizza il ciclo delle Maschere in cui abbandona le tematiche realiste in virtù di un approccio più simbolico e allusivo alla condizione esistenziale.
Muore nel 1975.