Angelo Casciello
Scafati 1957
Entra appena undicenne nello studio dell’artista calabrese Totino, che gli veicola una grande passione per l’arte.
Si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, e frequenta un corso di Scultura diretto da Arnaldo Pomodoro.
Inizia ad esporre nel 1977 in varie rassegne italiane e in anni recenti anche all’estero.
Nel 1986 espone alla Quadriennale romana e alla Biennale di Venezia.
Da questo momento lavora principalmente su interventi scultorei, pittorici e architettonici, fruibili all’interno di spazi urbani, in un costante rapporto dialogico con il pubblico. Tra questi la piazza di Sant’Antonio a Civitella d’Agliano, nel 1986, il Monolite per il Giardino della Scultura in Kenia, nel 1989, l’abside della chiesa di San Vincenzo a Scafati, del 1993, i bassorilievi per il Palazzo di Giustizia di Napoli nel 2001. In territorio marchigiano, inoltre, si aggiungono le sculture Il ciclope (1999), presso l’Hotel Emilia nel Parco del Conero (Ancona), e La porta del vento (1996) a Ripe San Ginesio (Macerata).
Nel 2002 a Macerata è vincitore della quinta edizione del “Premio Scipione”, nella sezione Nuove Generazioni.
Il suo percorso creativo mostra una costante attenzione all’aspetto corale, collettivo dell’opera d’arte, e al rapporto tra un presente quotidiano e un passato remoto e stratificato. Il suo immaginario si muove dal riferimento esplicito ai luoghi e riti della sua terra, fino agli archetipi della cultura mediterranea. Il passato nutre il presente affermando l’individualità e la libertà dell’uomo in opposizione al consumismo che fagocita continuamente un presente di cui non resta niente.
Vive e lavora a Scafati.